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Pooh Box è una scatola delle meraviglie in omaggio a Valerio Negrini, è contenuto un doppio CD che rappresenta una operazione unica nel suo genere dal punto di vista discografico, letterario e del doppiaggio: "Voci per Valerio". In questo lavoro composto da 28 brani, uno dei quali è una dedica personale di Christian Iansante a Valerio Negrini, il noto doppiatore ha saputo infondere tutta la passione e l'affetto che in qualità di fan nutre nei confronti dei Pooh fin dal 1978, quando scoprì la loro musica grazie all'album "Boomerang".
Iansante ha ideato e realizzato "Voci per Valerio", coadiuvato a livello tecnico da Lelio Gorini e dai tanti colleghi che hanno prestato le loro voci per interpretare i testi del paroliere dei Pooh. Purtroppo Negrini è venuto a mancare il 3 gennaio 2013 a causa di una complicazione cardiaca, ed ancora non si è spenta la commozione che come una triste marea ha travolto e lasciati sgomenti i fan dei Pooh.
Christian Iansante ha saputo rendere degno omaggio a Negrini, mettendoci cuore, sentimento, l'abilità di un mestiere che da anni lo ha portato ad essere una delle voci più familiari nell'ambito cinematografico e documentaristico.
Il Christian fan dei Pooh che ad ogni nuovo album scopriva canzone dopo canzone i testi di Valerio
ha saputo scegliere con attenzione proprio quei brani in cui molti fan si riconoscono e che più amerebbero ascoltare di nuovo in concerto. Ma la vera novità del progetto da lui portato a compimento sta nell'aver spogliato i testi della loro musica, rendendola unicamente un sottofondo, relegandola in secondo piano. Musica che, non più dirompente e travolgente con i suoi ritmi frenetici, ha lasciato ampio spazio ai testi ed alla loro piena comprensione.
"I suoi testi erano delle piccole sceneggiature di film", dicono Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, parlando del doppio cd "Voci per Valerio"
Perché è proprio questo che accade, ascoltando "Voci per Valerio": le poesie di Negrini assumono il ruolo principale sulla scena e si riappropriano del loro scopo principe, quello di raccontare storie e coinvolgere l'ascoltatore, narrandogli vicende di vita quotidiana, comune, o portandolo lontano nel tempo e nello spazio. Iansante non ha aggiunto, o tagliato, o riadattato i testi: li ha presi così com'erano, pieni della loro forza evocativa e del carico umano che ha sempre permeato la scrittura di Valerio. Ha preso i testi, vi ha accostato le voci che meglio avrebbero caricato quelle parole di emozione e significato, ha arricchito il tutto con suoni e note che andassero a completare lo scenario, creando così veri e propri film.
Perché le canzoni di Negrini sono a tutti gli effetti sceneggiature, sono i racconti delle nostre vite, delle nostre vittorie, delle nostre speranze, delle nostre tristezze. Negrini ha parlato di Dio pur professandosi ateo perché, come lui stesso ha avuto modo di dire, Dio è parte integrante della vita dell'uomo. Ed essendo Valerio un poeta che parlava dell'uomo, era nel pieno diritto di scrivere di tale emanazione in una canzone come "Uomini soli".
Ma Negrini ha parlato anche dei Conquistadores, dei paesi dell'Est, delle donne libere ed un po' randagie, della diversità, delle avventure pionieristiche di pochi ardimentosi. Ma anche dell'amore. A volte come un fratello maggiore che cerca di spiegarti perché il mondo funziona in un certo modo, a volte come l'amico che ti racconta con la luce negli occhi del viaggio appena conclusosi. Ad ogni canzone prendendoci per mano e sussurrandoci "Questo è il mondo. Imparalo!".
Ci penserò domani
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Pierre